Legale

La confisca

La confisca non comporta, di per sé, l’estinzione dei preesistenti diritti reali vantati dai terzi sul bene oggetto di ablazione, ai predetti, rimasti estranei al relativo procedimento, incluso quello di prevenzione reale (rispetto alla misura già disciplinata dall’art. 2-ter, terzo comma, legge n. 575 del 1965, assorbito dall’art. 24 d.lgs. n. 159 del 2011), e […]

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La definizione del “mercato rilevante”

La definizione del “mercato rilevante” costituisce una operazione preliminare per l’accertamento dell’illecito concorrenziale. La definizione è resa per applicazione dei principi vigenti nell’Unione europea, che informano le norme nazionali in materia di concorrenza. Quindi va assunta tenendo conto del grado di sostituibilità della domanda (ed eventualmente dell’offerta) in presenza di beni e servizi intercambiabili dal consumatore

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La configurabilità di atti di concorrenza sleale contrari ai principi della correttezza professionale

Per la configurabilità di atti di concorrenza sleale contrari ai principi della correttezza professionale, commessi per mezzo dello storno di dipendenti e/o collaboratori, è necessario che l’attività  distrattiva delle risorse di personale dell’imprenditore sia stata posta in essere dal concorrente con modalità tali da non potersi giustificare, in rapporto ai principi di correttezza professionale, se

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Il mutuo

Il mutuo va annoverato tra i contratti reali, il cui perfezionamento avviene, cioè, con la consegna del denaro o delle altre cose fungibili che ne sono oggetto; ne consegue che la prova della materiale messa a disposizione dell’uno o delle altre in favore del mutuatario e del titolo giuridico da cui derivi l’obbligo della vantata

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L’interesse ad agire mediante impugnazione della delibera condominiale 

La legittimazione ad agire per l’annullamento, attribuita dall’art. 1137 c.c. ai condomini assenti, dissenzienti o astenuti, è subordinata alla deduzione ed alla prova di uno specifico interesse diverso da quello alla semplice rimozione dell’atto impugnato, essendo l’interesse ad agire richiesto dall’art. 100 c.p.c. come condizione dell’azione di impugnazione della deliberazione collegiale. Occorre, peraltro, distinguere, tra l’interesse ad

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La tutela della salute nell’ambiente di lavoro

In materia di tutela della salute nell’ambiente di lavoro, la Corte di Cassazione ha chiarito che un “ambiente lavorativo stressogeno” è configurabile come fatto ingiusto, suscettibile di condurre anche al riesame di tutte le altre condotte datoriali allegate come vessatorie, ancorché apparentemente lecite o solo episodiche, in quanto la tutela del diritto fondamentale della persona

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Poste non è responsabile nel caso in cui l’assegno venga pagato ad un soggetto non destinatario

La Sezione I Civile della Corte di Cassazione, con l’ordinanza numero 15193/2024 si è pronunciata riguardo il caso di un pagamento effettuato in favore di un soggetto non destinatario dell’assegno. Il caso La vicenda trae origine dal pagamento, avvenuto presso un ufficio postale di Roma, di un assegno munito di clausola di non trasferibilità, in favore

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