Fonte: MySolution
Nella Gazzetta Ufficiale del 26 settembre 2024, n. 226 è stato pubblicato il D.Lgs. 4 settembre 2024, n. 135, recante “Attuazione della direttiva (UE) 2022/431 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2022, che modifica la direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro”.
Tra gli aspetti più rilevanti, si segnala la disposizione che amplia il campo di applicazione della Direttiva 2004/37/CE che da ora in poi si applicherà anche alle sostanze tossiche per la riproduzione. L’allargamento alle cosiddette sostanze “reprotossiche” elimina una rilevante asimmetria che si era creata con il Regolamento REACH che in molti suoi obblighi e adempimenti accumuna le sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la riproduzione, definite cumulativamente con l’acronimo CMR.
Considerando il numero elevato e l’utilizzo diffuso delle “sostanze reprotossiche”, è evidente che le ripercussioni dell’allargamento del campo di applicazione della Direttiva 2004/37/CE, saranno molto rilevanti ai fini della corretta applicazione del D.Lgs. n. 81/2008.
Infatti tutte le aziende all’interno delle quali sono presenti sostanze o miscele che corrispondono ai criteri di classificazione come sostanze o miscele tossiche per la riproduzione di categoria 1A o 1B dovranno necessariamente aggiornare le proprie valutazioni del rischio nell’ambito del D.Lgs. n. 81/08, applicando ad esse tutto il sistema previsto dal Titolo IX Capo II, compreso fra l’altro l’obbligo delle misurazioni dell’esposizione personale (effettuate in base alla UNI EN 689:2019).